giovedì 15 settembre 2011

I miei (primi) Mondiali!

Invece della solita cronaca di gara, proviamo questa volta a fare una cosa un po' diversa e speriamo simpatica, sarò io, Alex Baldaccini, a raccontarvi in prima persona com'è andata la trasferta in terra d'Albania per i Mondiali di corsa in montagna.
Partiamo quindi dall'inizio, partenza alle 12 da Malpensa, 1h30' abbondante di volo, ritiro bagagli, trasferimento in hotel in bus ed assegnazione camere, fatto sta che ci ritroviamo seduti per il pranzo non prima delle 16.30, non male come inizio, ma non è finita; bisogna anche visionare il tracciato, nessun problema se non fosse che noi alloggiamo sul mare a Durazzo, mentre il percorso di gara è tracciato all'interno dell'orto botanico di Tirana, ciò vuol dire un'altra oretta di bus, per cui pranzo veloce e si riparte per Tirana. Il percorso lo proviamo quasi interamente camminando, con sorpresa vi troviamo condensate buona parte delle caratteristiche che una corsa in montagna dovrebbe avere, salita con continui cambi di pendenza, gradini, discesa veloce ma interrotta da tratti tecnici, la location invece non è delle migliori, con passaggi all'interno di cantieri e polvere praticamente ovunque, ma questo è quello che l'Albania ha da offrire! Quando terminiamo è già buio, torniamo in albergo, cena, breve riunione e poi finalmente a letto, domani sarà già la vigilia della gara.
Il giorno dopo il mio compagno di stanza Gabriele (Abate), come suo solito si sveglia presto per uscire a correre, decido di seguirlo per evitare il caldo torrido che ci sarà più tardi. Alle 6.30 si corre bene, anche se fa già un po' caldo, 40' + allunghi, le gambe non girano più di tanto, ma come al solito non mi preoccupo particolarmente delle sensazioni della vigilia, tante volte cambia tutto da un giorno all'altro e confido sia così anche stavolta. Il resto della giornata scorre tranquillo, nel pomeriggio torniamo a Tirana per la cerimonia d'apertura, che si protrae più del previsto, ritorniamo per cena un po' tardi, verso le 21.30, riusciamo a convincere a fatica i cuochi albanesi che la sera prima della gara dobbiamo mangiare pastasciutta e non minestra, poi riunione tecnica per mettere a punto gli ultimi particolari e giuramento delle matricole, gli junior Dylan ed Ilaria. Ormai sono le 23 passate, per cui tutti a letto, domani è il grande giorno.
Sveglia presto, ultimi preparativi e colazione, Gabriele invece è già uscito a fare la sua sgambata mattutina. La nostra partenza è fissata per le 12, ma io, Gabriele ed i gemelli prendiamo il bus delle 8 per Tirana, per poter incitare anche gli junior e le donne che saranno impegnati prima, sul campo gara fa già molto caldo e cercando di stare all'ombra e di bere, assistiamo alle gare altrui, fra cui spiccano l'ottima prova dello junior Maestri con conseguente bronzo a squadre e la prova compatta delle senior donne, oro a squadre! Alle 11.20 circa iniziamo il riscaldamento, fa caldo ma mi sembra di star bene, sullo start mi ritrovo di fianco agli ugandesi che partono tutti e 5 a bomba, io mi posiziono intorno alla 30^ posizione, cercando una gara in progressione, poco davanti a me ci sono Lele (Manzi) e Gabriele, al passaggio del gruppo si alza una nuvola di polvere, passo il 1°km sul bordo strada con la faccia girata di lato cercando di respirare meno polvere possibile, poi si entra nel bosco e la situazione migliora un po', mi sento ancora bene, ho fatto una buona partenza e passo già qualcuno senza forzare; a metà salita però inizia un tratto di gradini scavati nella terra e il sentiero è stretto, ci fermiamo e ripartiamo in continuazione, tutti spingono, perdo un attimo lucidità e concentrazione, forse fatico troppo per guadagnare qualche inutile posizione (tanto siamo fermi!), fatto sta che terminato questo tratto di 2 o 3 minuti sono già in crisi. Da qui in avanti subirò il tracciato, soffrirò il caldo e la polvere e nient'altro, andando avanti più per inerzia che per altro e navigando intorno alla 30^ posizione. Nonostante questo stringerò comunque i denti senza risparmiare niente fino alla fine, riuscendo a guadagnare anche una manciata di posizioni nell'ultima discesa, per finire 24°. Tutto sommato come piazzamento ci può anche stare, ma è come è maturato che mi lascia un po' di amaro in bocca. La cosa più importante però era la medaglia a squadre e grazie alle grandi prove dei miei compagni è arrivato addirittura l'oro, complice anche la tattica suicida degli ugandesi, che uno dopo l'altro sono letteralmente saltati per aria nell'ultima tornata. Oro che vale molto soprattutto perchè mancava da Crans Montana 2008, alle nostre spalle ampiamente distaccate Turchia e Francia. In serata poi le premiazioni, sul podio mondiale c'ero già salito da junior, ma quello senior e per di più sul gradino più alto è tutta un'altra cosa!



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